Il derby è andato in archivio in maniera amara per la Cestistica Pescia che è uscita dal PalaPertini con le ossa rotte, al termine di una partita sempre nelle mani dei padroni di casa che, meritatamente, si sono aggiudicati la posta in palio, con il punteggio di 86 a 81, lasciandosi alle spalle il ruolo di fanalino di coda in classifica lasciato ora alla coppia Invictus Livorno e Wolf Pistoia.
«Gli Shoemakers Monsummano vantano un roster di livello e la posizione che occupano in classifica non rispecchia affatto quello che è il loro potenziale, bisogna stare molto attenti» aveva preannunciato coach Giuntoli alla vigilia della partita, quasi a percepire l’insidia che la stessa avrebbe riservato ai suoi ragazzi.
Una sensazione premonitrice che si è manifestata realtà fin dalle prime azioni di gioco dopo che, alle 18:30 al PalaPertini, l’arbitro ha alzato la palla a due finita nelle mani dei ciabattini pronti a segnare la bomba che ha battezzato il match. Da quel momento i ragazzi di coach Giuntoli sono stati costretti a rincorrere costantemente i padroni di casa che, trascinati da un arrembante Arrabito infallibile dalla lunga distanza, hanno costruito un margine considerevole chiudendo all'intervallo con un + 18, un divario pesantissimo da recuperare che si è mantenuto tale anche nel terzo quarto con Pescia in difficoltà a reggere il ritmo degli avversari.
Nell’ultimo quarto, capitan Niccolai ha cercato di guidare la rimonta rossoverde, riducendo il distacco fino a -5 negli ultimi istanti del match. Tuttavia, la poca lucidità nei momenti decisivi e alcune scelte sbagliate hanno impedito alla Cestistica Pescia di completare il recupero, consegnando così la vittoria agli Shoemakers.
Parziali: 21-15; 51-33; 72-53; 86-81 (21-15, 30-18; 21- 20; 14-28)
Tabellino: Sodini 18, Ulivieri ne, Ghera 6, Lulli 16, Taylor, Michelotti ne, Arrabito ne, Rosi ne, Gamba, Ciervo 5, Niccolai 22, Pinzani 14.
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