Fra qualche giorno ci sarà una nuova pagina sul nostro neonato ed autogestito sito!
Si troverà in coda alle altre sezioni e si chiamerà TIME OUT, come una vecchia rubrica sul basket della Domenica Sportiva, o come l'inserto di otto pagine pubblicato una volta dalla Gazzetta dello Sport dedicato a questo meraviglioso sport.
Come sicuramente saprete il time out è una sospensione temporanea del gioco che l'allenatore chiede per dare istruzioni tattiche, sostituire i giocatori e, a volte, semplicemente per placare gli animi.
Il nostro Time out vuole essere una sezione dove raccogliere racconti, curiosità, aneddoti di allenatori, atleti, tifosi, genitori, nonni, amici, fidanzate o mogli, insomma di chiunque voglia prendersi un TIME OUT, un minuto di tempo per scriverci qualcosa.
Intanto pubblichiamo con piacere chi di Time out se ne intende!
Il nostro allenatore BRUNO IALUNA ci ha raccontato....
Joan Mirò ha detto una volta che in Italia nessuna cosa come il caffè rappresenta la vita.
Perché davanti ad un caffè si parla, ci si raccontano storie, si scambiano idee. Ed è proprio davanti ad un caffè, preso con Remo Ulivieri e Fabio Braccini, che è iniziata la mia nuova avventura alla Cestistica Pescia.
Remo e Fabio che mi invitano per un caffè di fianco al Palaterme di Montecatini, io che vengo ad allenare a Pescia: negli anni Settanta-Ottanta sarebbe stata una trama per un film di spionaggio, tanta era la (bella, sentita e passionale) rivalità sportiva che c’era tra le due cittadine della Valdinievole.
Soprattutto nel basket.
Non farò come i calciatori che alla sesta società cambiata (per soldi…) ripetono che fin da bambini sono sempre stati tifosi della nuova squadra, prendendo in giro tifosi e dirigenti. Da sempre tifo Reyer Venezia e poi negli anni prima Montecatini e poi tutte le squadre che ho allenato, con qualcosa di speciale per Chiesina dove sono stato per ventiquattro anni. Però, come mi dicono i miei amici più cari, mi sto già “pesciatinizzando”, perché come sempre mi piace studiare la Storia delle squadre e delle città in cui alleno. E sul mio rapporto con la Città dei Fiori, magari tornerò in un prossimo articolo.
Nel frattempo non mi stanco mai di riguardare le foto nella segreteria della Cestistica, e dopo gli allenamenti fare qualche giro notturno in centro.
Intanto domenica debutto casalingo al PalaBorelli. E’ tanta la voglia di risentire la musica del pallone che rimbalza sul parquet, del fruscìo delle retine, dello schicco delle mani quando si danno un cinque, delle urla della tribuna e pure dei fischi degli arbitri.
Autentiche melodie per tutti noi che amiamo il secondo sport di squadra più bello del mondo.
Perché il primo resta sempre fare l’amore.
Bruno Ialuna
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