Non importa quanto segni. Quello che conta è uscire dal campo felice!

Una partita amichevole, quella giocata sabato scorso fra Cestistica Pescia e Shoemakers Monsummano, che è andata ben al di la’ del perimetro del campo e del risultato sul tabellone.

Non tanto una commemorazione, e nemmeno una competizione vera e propria, ma casomai una giornata all’ insegna dell’amicizia, dello sport e anche del divertimento, è questo ciò che sicuramente avrebbe voluto Stefano.

Prima dell’inizio della partita, le due squadre si sono schierate al centro del campo, l’una davanti all’ altra in silenzio.

Pochi istanti dopo, sono entrati i rispettivi capitani con uno striscione riportante una bella e sorridente foto di Stefano con una frase di Kobe Bryant, a lui molto cara, che ha rispecchiato in pieno lo spirito della partita che da lì a poco si sarebbe giocata:

“Non importa quanto segni. Quello che conta è uscire dal campo felice”

Un momento emozionante e commovente quando, davanti al pubblico in piedi, unito in un fragoroso ed interminabile applauso, entrambe le formazioni hanno rotto la fila e si sono radunate, in ordine sparso, intorno a quello striscione come a voler riabbracciare Stefano.

E’ a questo punto che hanno preso la parola i presidenti delle due Società, Stefano Gabrielli che ha ricordato l’amico con la voce rotta dall’emozione come colui che è stato “il motore del progetto sul basket giovanile a Monsummano” e Remo Ulivieri che ha consegnato una targa, in ricordo della giornata, alla mamma Cinzia ed alla moglie Linda ed ha ricordato “ogni volta che c’incontravamo mi incoraggiava a rilanciare il basket a Pescia”.

Una persona speciale Stefano anche nei ricordi e dalle parole del Sindaco Guja Guidi e dell’assessore allo sport Fabio Bellandi che hanno voluto essere presenti.

Un ragazzo eccezionale, solare ed espansivo, una parola ed un saluto per tutti, sempre con il sorriso stampato in faccia come in quello striscione che da sabato, graditissimo dono di Cinzia e Linda, è appeso su una parete del PalaBorelli.